Il dipinto appartiene al periodo romano del grande pittore
francese Nicolas Poussin (1594-1665) ed è datato al 1628.
Il martirio orribile del santo – il suo evisceramento - è
rappresentato in tutta la sua efferatezza, ma la scena è
ispirata ad una compostezza generale, pur nella agitazione dei
movimenti,orientata alla imitazione dei modelli classici.
Il martire è stato svestito dei suoi abiti vescovili, che
giacciono in primo piano, per terra. La sua nudità viene offesa
ulteriormente, il suo corpo ancora più profondamente violato e
orrendamente sventrato nel supplizio, che egli sopporta con
fermo eroismo.
Il dipinto è
conservato nella Pinacoteca Vaticana. |