...E mostrolli il culo

Anonimo, Il Novellino, nov. XXXV

Tra le intenzioni dichiarate dall'autore del Novellino c'è quella di offrire un repertorio di storia piacevoli da raccontare in società. Questa novella può considerarsi una nobile antenata di ciò che oggi chiamiamo barzelletta. Ma ciò che a noi interessa è la presa in giro del mondo universitario, tipica, per esempio, dei chierici vagantes.

 
  Maestro Taddeo, leggendo a’ suoi scolari in medicina, trovò che chi continuo mangiasse nove dì petronciano, che diverebbe matto; e provavalo secondo, la fisica. Un suo scolaro, udendo quel capitolo, propuosesi di volerlo provare: prese a mangiare de' petronciani, et in capo de' nove dì venne dinanzi al maestro e disse: - Maestro, il cotale capitolo che leggeste non è vero però ch'io l'hoe provato, e non sono matto. - E pure alzasi e mostrolli il culo. - Scrivete, - disse il maestro - che tutto questo è del petronciano e provato è; e facciasene nuova chiosa.
 

 

Taddeo: Taddeo di Alderotto da Firenze, morto nel 1295, fu professore di medicina all'università di Bologna.

leggendo: facendo lezione. Nel Medioevo i corsi universitari consistevano nella lettura e nel commento dei testi antichi.

continuo: continuamente

petronciano: melanzana

provavalo secondo la fisica: lo dimostrava in base ai principi della scienza naturale

il cotale: quel tale

però ch'io: perché io

è: è effetto

chiosa: se ne tragga una nuova annotazione da registrare nel libro a conferma di quel capitolo del corso.

 

 

In questo brevissimo racconto l'intenzione di perseguire il puro divertimento del lettore è evidente.

  • In pochissime righe l'autore ha condensato una sapiente dosatura di strategie narrative: potete analizzare il gioco di contraddizioni e di imprevisti salti di tono.

  • Potete notare che anche l'uso dei tempi verbali contribuisce a vivacizzare il racconto; resta il dubbio se si tratti di una consapevole scelta tecnica o di imperizia nell'uso di una lingua in via di formazione.