Mastro don Gesualdo (1888) |
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SFERA DELLA NOBILTA' IN DECLINO | SFERA DEL LAVORO E DELL'OPEROSITA' BORGHESE | |
1) PALAZZO DEI NOBILI TRAO, I nobili TRAO sono in miseria ed il loro palazzo e ormai cadente. Don Diego crede inutilmente di poter ricostruire il decoro della casata. Scoppia un incendio nel palazzo e da una finestra della stanza della nobile Bianca esce il suo amante Ninì Rubiera. Viene nascosto lo scandalo. | 2) CASA DI DON GESUALDO MOTTA. E' posta accanto al palazzo la casa di un muratore (mastro), che dopo essersi arricchito con il suo lavoro(appalti comunali nella costruzione di mulini) è diventato un ricco proprietario terriero. Si fa chiamare in paese "don" in segno di rispettabilità. La gente però continua ancora a chiamarlo anche mastro in ricordo della sua origine: Mastro don Gesualdo. | |
3)
PALAZZO RUBIERA, anch'esso decaduto. Non si riesce a combinare il
matrimonio riparatore per Bianca Trao. I Rubiera non accettano di
imparentarsi con una nobile ridotta in miseria e senza dote. Si cerca
una soluzione che salvi l'onore della donna. |
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4)
Si prepara il fidanzamento del ricco Don Gesualdo con Bianca
Trao. La famiglia darà il titolo all'ex muratore e in cambio avrà le sue
ricchezze.
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5) Una tipica giornata di Don Gesualdo. Indefesso lavoratore, corre da tutte le parti per controllare i suoi affari, anche a costo di non mangiare. Accanto a lui, a sera, c'è la fedele Diodata, la serva ed amante, che ha condiviso i primi momenti di povertà di Gesualdo e gli ha dato due figli illegittimi. A lei Gesualdo confessa il suo prossimo matrimonio con Bianca Trao. | |
6) Don Gesualdo ha preso in affitto un palazzo per farne la sua casa dopo il matrimonio con Bianca. Ma si accorge subito della distanza che li divide. Lei è nobile, lui è un ex-muratore. Anche al ricevimento di nozze pochi sono gli invitati. Si tratta di un matrimonio riparatore e niente di più. La nobiltà locale disprezza Gesualdo, che sarà sempre più solo. | 7) Don Gesualdo a sorpresa si aggiudica l'asta delle terre del Comune, sconfiggendo i nobili del paese che fino ad allora l'hanno fatta da padroni. Si accosta ai moti carbonari del 1820 per poter controllare gli sviluppi politici della situazione e proteggere le sue proprietà. | |
8) Bianca sta per avere il figlio (che non è di Gesualdo) mentre muore il fratello Don Diego Trao. Gesualdo è costretto a dare del danaro anche a Ninì Rubiera, il vecchio amante di Bianca. Inizia il suo sfruttamento economico. | ||
9)
Nasce Isabella la figlia di Bianca (ma non di Gesualdo) Tutti i nobili
partecipano al battesimo. Hanno bisogno del danaro di Gesualdo. Isabella
porta il cognome dei Trao accanto a quello dei Motta. |
10) Gesualdo è ormai diventato un proprietario terriero e si è ormai spostato nell'ottica dell'incremento delle sue ricchezze. |
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10) Isabella viene mandata in collegio, prima a Vizzini e poi a Palermo per avere la migliore educazione. Tornata a casa trova tutti volgari e noiosi. Non sopporta le basse origini di Gesualdo. Si precisa l'esclusione definitiva del personaggio, la totale incomprensione e solitudine tra i nobili che lo ignorano. | ||
11) Isabella, come la madre prima di lei, ha una relazione con un nobile ed è costretta ad un matrimonio riparatore con il duca di Leyra. In cambio Gesualdo deve concedere una cospicua dote al duca. Si completa il suo sfruttamento economico da parte della nobiltà. | 12) I nobili cercano un accordo con Gesualdo per non perdere le terre che rischiano di andare ai contadini. Poi durante i tumulti del 1848 fingono di stare dalla loro parte contro Gesualdo. Impoverimento di Gesualdo. | |
13) Morte di tisi di Bianca Trao. Anche Gesualdo si ammala di cancro. Inizia il declino fisico e si prepara l'abbandono totale alla solitudine, mentre continua lo sfruttamento economico. | 13) Gesualdo appare incapace di destreggiarsi in modo economicamente corretto con le ricchezze accumulate. Non applica più l'ottica del risparmio e dell'accumulazione: non sa operare quella della speculazione. Diventa vittima dello sperpero proprio della classe nobiliare e subisce una doppia sconfitta: economica ed esistenziale. | |
14) Nel palazzo di Palermo, Gesualdo muore solo. Isabella lo ignora, il duca di Leyra, suo marito, si preoccupa di ricavarne l'eredità e perfino un servo lo maltratta. Don Gesualdo è davvero un vinto. | ||
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