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Un
saggio è un testo «critico», cioè un testo in cui l’autore
tratta un argomento esprimendo su di esso un suo giudizio. Vi si
sostengono tesi, vi si discutono opinioni, vi si interpretano fatti,
vi si ricostruiscono concatenazioni di cause ed effetti. La forma
del saggio è quella con cui più comunemente si ha a che fare nella
attività di studio e, fuori della scuola, nell’attività
professionale.
In genere, nella
pratica scolastica agli studenti viene proposta la produzione di
saggi di ridotte dimensioni (il cosiddetto saggio breve) e ciò
può rendere meno netta la distinzione di questa tipologia testuale
rispetto ad altre, come l’articolo di giornale o, soprattutto, il
tema tradizionale. È dunque opportuno precisare qualche differenza
significativa.
1.
CONFRONTO TRA SAGGIO BREVE E ARTICOLO DI GIORNALE
Nella pratica
scolastica, dove è bene che ci si eserciti su tipologie standard (e
dunque ben definite) è utile tracciare anzitutto una linea di
demarcazione tra saggio e testo giornalistico. In realtà, la
distinzione non è sempre facile, proprio perché la zona di confine
tra i due tipi di testo è molto ampia: quasi ogni giorno i
principali quotidiani stampano, specie nelle pagine culturali, brevi
saggi sulle tematiche più diverse e, d’altronde, è proprio sulle
pagine di giornali e periodici che, a partire dall’Illuminismo, si
è affermata una tradizione, talora brillantissima, di saggistica
non accademica. Comunque occorre ricordare almeno i due fondamentali
elementi distintivi delle due tipologie.
articolo
di giornale
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saggio
breve
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Deve
avere un aggancio all’attualità sufficientemente stretto
da giustificare la trattazione di un determinato argomento.
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L’aggancio
all’attualità può non essere così immediato o mancare
del tutto.
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La
scrittura deve essere «libera», e includere una ricerca di
soluzioni stilistiche accattivanti.
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La
scrittura richiesta è formale, rigorosa, e spesso ricorre a
sottocodici specialistici (anche se deve tener conto dei
destinatari, che possono non essere esperti
dell’argomento).
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2.
CONFRONTO TRA SAGGIO BREVE E TEMA TRADIZIONALE
Più
facile tracciare una linea di distinzione tra saggio e il tema, che
è un genere circoscritto all’esperienza scolastica.
tema
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saggio
breve
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Non
richiede necessariamente una competenza reale sull'argomento
trattato. Il suo carattere di libera amplificazione retorica
di uno spunto può permettere di produrre un testo anche su
argomenti di cui non si sa quasi nulla.
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Richiede
una competenza specifica sull’argomento e dunque
presuppone una documentazione.
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In
genere le modalità di svolgimento sono libere, non c’è
nessun limite di estensione e nessuna destinazione
particolare.
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Le
modalità sono rigorosamente indicate e riguardano:
destinazione, tipo di lettori, lunghezza, carattere più o
meno divulgativo. |
Esprime
valutazioni personali spesso legittimate semplicemente da
locuzioni come «secondo me» (o «dal mio punto di vista»),
che hanno lo scopo di esentare da ogni altro onere di
prova.
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Esprime
giudizi e tesi personali, ma li sostiene con metodo e rigore
logico (con argomenti, esempi, deduzioni. ..)
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Richiede
una espressione lontana dall'orale (formale), che
però tollera forme di genericità (per esempio espressioni
del tipo «fin dai tempi antichi», «nel mondo che ci
circonda». ..). |
Richiede
un tipo di scrittura lontana dall’oralità (formale),
caratterizzata soprattutto da chiarezza, precisione
terminologica, corretto utilizzo di linguaggi settoriali…
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3.
LA CONSEGNA
Due
puntualizzazioni per quanto riguarda la consegna. Abbiamo detto che
un saggio deve rispettare alcuni vincoli. In particolare deve avere:
a.
una destinazione plausibile. Nella realtà extrascolastica
non capita praticamente mai di dover scrivere senza sapere per chi
si scrive, per quale fine, a quale livello di competenza, ecc…
b.
precise dimensioni. Nella pratica reale della scrittura,
nessuno scrive senza avere vincoli di spazio: che si tratti di un
giornalista che recensisce uno spettacolo o di un sociologo che ha
disposizione cinque cartelle per analizzare un fenomeno di costume o
di un impiegato che deve sintetizzare in una pagina le informazioni
necessarie al suo capoufficio, tutti sono tenuti a rispettare
precisi limiti di spazio.
4.
LA DOCUMENTAZIONE
Si
è che non esiste saggio che non presupponga una specifica competenza
e dunque un certo lavoro di documentazione.
In
genere la ricerca di documentazione su un argomento si svolge prima
del momento della scrittura e richiede determinate capacità,
come saper consultare una bibliografia, sfruttare le risorse di una
biblioteca, schedare dei testi, condurre una ricerca tematica su
Internet. ecc… Se invece il saggio da scrivere è una prova
scolastica, da sostenere lì per lì, o magari una prova di esame,
allora il materiale di documentazione potrà essere fornito insieme
alla consegna. Anche in questo caso la qualità del testo prodotto
sarà in buona parte dipendente dalla capacità di leggere con
intelligenza e sfruttare a fondo i documenti forniti, il che
significa sostanzialmente: individuare le informazioni più
rilevanti, cogliere il punto di vista dell’autore, ricavare spunti
di interpretazione, commentare i dati di tabelle, grafici, ecc…
5.
IL SAGGIO LETTERARIO
Un
saggio letterario non si distingue, nella sostanza, da altri tipi di
saggi appartenenti ad altri ambiti disciplinari. Le avvertenze fatte
sinora valgono integralmente anche in questo caso.
In
particolare, essendo la letteratura fatta di testi, una specifica
cura andrà posta nelle citazioni testuali. È bene che
giudizi ed osservazioni vengano sostenuti da riferimenti concreti a
testi concreti, e che questi riferimenti si riducano, quando è
possibile e opportuno, a vere e proprie citazioni. Questo contribuirà
a dare al lettore l’impressione di trovarsi di fronte ad una
argomentazione non generica e gratuita, ma solida e motivata.
Come
tutti gli ambiti disciplinari anche la letteratura ha il suo
linguaggio tecnico, a cui dovrai ricorrere quando necessario. Ci
sono molti termini che nel sottocodice letterario hanno un senso
diverso da quello che rivestono nella lingua comune, come genere,
intreccio, analogia, figura, metro, timbro…; al tempo stesso,
essi non hanno nella lingua comune sinonimi che possano sostituirli
(non puoi sostituire genere letterario con tipo letterario,
o intreccio con intrico o groviglio). È
importante, dunque, che tu si usi con precisione questi termini, per
dare al tuo testo quel tono di competenza che caratterizza la
scrittura saggistica.
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