L'EPOCA ROMANTICA |
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− il pensiero reazionario (de Maistre, Bonald), proprio di quei pensatori che volevano un ritorno all'Ancien Régime e alla sua organizzazione sociale e politica; − il pensiero scientifico e positivo che voleva riorganizzare la società affidandola a amministratori e scienziati (Saint-Simon, Comte); − il pensiero liberale che si opponeva al ritorno al passato e che era diviso in monarchici e democratici, accomunati comunque dalla richiesta di una costituzione. Al pensiero liberale appartenevano anche le varie correnti politiche che incontriamo nel Risorgimento italiano: neoguelfi (Gioberti, Manzoni), monarchici (D'Azeglio, Balbo), radicali (Cattaneo, Ferrari), repubblicani (Mazzini). In questo periodo nacque anche un movimento per i diritti delle donne, che si manifestò per la prima volta negli scritti della Wollstonecraft e si concretizzò poi nella battaglia per il diritto di voto in Inghilterra, appoggiata anche da alcuni uomini come il filosofo John S. Miti.
per creare una propria scuola in cui manifestare il carattere della nazione, invece di continuare a ispirarsi a modelli classici. L'invito venne raccolto da Berchet e altri che promossero la nascita del movimento romantico in Italia (1816), mentre altri polemizzarono ferocemente con la scrittrice francese (polemica classico-romantica).
i generi letterari Nell'ambito dei generi letterari la situazione durante la stagione romantica fu la seguente: − la lirica conobbe un grande sviluppo e una grande varietà di toni, in Italia in particolare; − il romanzo ebbe la sua massima fioritura sia come romanzo d'ambiente, capace di rappresentare la società del tempo, come nel caso dell'opera di Balzac, sia che come romanzo storico, che ebbe il suo capofila in Walter Scott; − la memorialistica fu un genere molto diffuso sia come espressione individuale sia come riflessione sulle vicende politiche.
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