L'EPOCA ROMANTICA

la società ottocentesca e i suoi conflitti

La caduta di Napoleone e il tentativo di ritorno al passato attraverso la restaurazione dei regimi monarchici non riuscirono a cancellare l'eredità della Rivoluzione. La borghesia non accettò di perdere quello che aveva conquistato e si organizzò, prima segretamente, poi in maniera sempre più palese per contrastare i tradizionalisti. Si creò un altro conflitto sociale, legato ai fenomeni di industrializzazione e di urbanizzazione e all'organizzazione capitalistica del lavoro. Nacque una nuova classe sociale, il proletariato.

 

movimenti politici e filosofici

In questo periodo gli orientamenti del pensiero furono molteplici:

l’idealismo tedesco, un movimento i cui filosofi più rappresentativi furono Fichte, Schelling e Hegel, che aveva profondi legami con la sensibilità romantica di cui condivideva i valori fondamentali;

 

il pensiero reazionario (de Maistre, Bonald), proprio di quei pensatori che volevano un ritorno all'Ancien Régime e alla sua organizzazione sociale e politica;

il pensiero scientifico e positivo che voleva riorganizzare la società affidandola a amministratori e scienziati (Saint-Simon, Comte);

il pensiero liberale che si opponeva al ritorno al passato e che era diviso in monarchici e democratici, accomunati comunque dalla richiesta di una costituzione. Al pensiero liberale appartenevano anche le varie correnti politiche che incontriamo nel Risorgimento italiano: neoguelfi (Gioberti, Manzoni), monarchici (D'Azeglio, Balbo), radicali (Cattaneo, Ferrari), repubblicani (Mazzini).

In questo periodo nacque anche un movimento per i diritti delle donne, che si manifestò per la prima volta negli scritti della Wollstonecraft e si concretizzò poi nella battaglia per il diritto di voto in Inghilterra, appoggiata anche da alcuni uomini come il filosofo John S. Miti.

 

 

le poetiche romantiche

I principali caratteri delle poetiche romantiche in questa fase sono: l'irrazionalismo; l'interesse per la storia; la descrizione attenta dei sentimenti e ­delle passioni umane; la predilezione per la cultura medievale; l'interesse per i temi religiosi; l'esaltazione della nazione e della libertà (individuale e dei popoli); una forte caratterizzazione nazionale; lo sviluppo di temi ­etnici e nazionali. A essi si aggiunge in alcuni esponenti l'analisi della realtà umana e storica sia del proprio tempo sia delle altre epoche storiche, particolarmente evidente nelle riflessioni di Hugo, Balzac e Manzoni.

Questi elementi comuni di poetica vennero però realizzati in modo diverso a seconda della nazionalità degli artisti e intellettuali. Questo è ­coerente con l'attenzione dedicata ai temi della ­storia e della cultura popolare e nazionale, ai quali si richiama, per esempio, lo scritto di Madame de Stael, che consiglia ai letterati di prendere a modello la letteratura europea 

per creare una propria scuola in cui manifestare il carattere della nazione, invece di continuare a ispirarsi a modelli classici. L'invito venne raccolto da Berchet e altri che promossero la nascita del movimento romantico in Italia (1816), mentre altri polemizzarono ferocemente con la scrittrice francese (polemica classico-romantica).

 

i generi letterari

Nell'ambito dei generi letterari la situazione ­durante la stagione romantica fu la seguente:

la lirica conobbe un grande sviluppo e una grande varietà di toni, in Italia in particolare;

il romanzo ebbe la sua massima fioritura sia come romanzo d'ambiente, capace di rappresentare la società del tempo, come nel caso dell'opera di Balzac, sia che come romanzo storico, che ebbe il suo capofila in Walter Scott;

la memorialistica fu un genere molto diffuso sia come espressione individuale sia come riflessione sulle vicende politiche.