LA POESIA FIN DE SIECLE TRA DANNAZIONE E SPERIMENTAZIONE |
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Tra le fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale si verifica un mutamento culturale che coinvolge la lirica e la figura stessa del poeta. Il modello tardo-romantico e la ribellione alla mentalità positivista danno vita sia a varie correnti sia a poetiche originali sviluppate da singole personalità.
il simbolismo francese Alla corrente dei Parnassianesimo (che teorizza il ritorno al classicismo e il concetto dell'arte per l’arte) si contrappone la poetica dei cosiddetti “poeti maledetti" (tra cui Verlaine, Baudelaire e Rimbaud), esponenti del Simbolismo francese le cui linee possono riassumersi nei punti seguenti: − sfiducia nella ragione e scoperta dell'intuizione come mezzo di conoscenza; − tensione e verso l’Assoluto e verso la realtà nascosta dietro le apparenze; − ricerca delle corrispondenze tra i vari elementi della realtà; − scoperta di un nuovo linguaggio analogico, fondato sui simboli, capace di esprimere la realtà più profonda; − concezione del poeta come veggente, l'unico capace di intuire l'unità dell'universo e di esprimerla.
altre voci poetiche europee Due sono i protagonisti della produzione poetica europea: − il praghese Rainer Maria Rilke, la cui poesia interiore e spirituale raggiunge i vertici della poesia pura ed eserciterà un forte influsso sui poeti del primo Novecento; − il russo Vladimir Majakovskij, appartenente alla corrente futurista, che propone un'arte innovativa, protestataria e polemica. La sua prima innovazione fu nel lessico essenziale e spregiudicato, ricco di espressioni popolari e di immagini.
l’italia tra scapigliatura e ritorno al classicismo La produzione italiana di fine Ottocento si contraddistingue per due opposte tendenze. La prima, come reazione al tardo Romanticismo, è caratterizzata da: − ribellione contro la società borghese; − rifiuto del Romanticismo italiano e interesse per quello straniero; − ricerca di forme e contenuti insoliti e scandalosi. La seconda tendenza, invece, teorizza un ritorno al classicismo ed è caratterizzata da: − recupero di forme e valori classici; − rinascita della poesia patriottica con Giosue Carducci; − mito dei poeta-vate.
il decadentismo italiano, il crepuscolarismo e i vociani Il panorama italiano della lirica tra fine Ottocento e, soprattutto, primi dei Novecento è dominato dalla poetica del Decadentismo. A questa si possono ricondurre le due massime personalità del periodo: − Giovanni Pascoli, che si concentrò sui temi della natura dando vita a una poesia ricca di allusioni e analogie simboliche; − Gabriele D'Annunzio, il quale, ispirato alla corrente europea dell'Estetismo, si orientò verso il mito della bellezza, da lui resa attraverso un linguaggio musicale e raffinato. Accanto a queste due figure principali, il Decadentismo trovò espressione anche nella poesia dei crepuscolari (tra cui Guido Gozzano e Sergio Corazzini e, ai suoi esordi, Aldo Palazzeschi), i cui temi ricorrenti sono: − sfiducia nel progresso; − attenzione verso le piccole cose quotidiane; − sentimenti di malinconico rimpianto verso un'epoca finita; − linguaggio piano, semplice, familiare. Altro esito dei Decadentismo in Italia fu l'esperienza dei vociani, poeti e letterati legati all'ambiente della rivista «La Voce» (1908-1916). La poetica dei vociani fu caratterizzata da: − recupero dell'idea di poesia pura; − scelta del frammento come mezzo privilegiato di espressione. Tra i vociani ricordiamo: − Dino Campana, che accolse il modello e la poetica simbolista di Baudelaire, sviluppandola in modo originalissimo e di straordinaria modernità; − Camillo Sbarbaro, ritenuto il modello da cui trasse ispirazione l'Ermetismo.
il futurismo Un radicale bisogno di rottura con la tradizione letteraria del passato animò i futuristi come Filippo Tommaso Marinetti, Corrado Govoni e, dopo il distacco dal Crepuscolarismo, Aldo Palazzeschi, che miravano a riprodurre la simultaneità tra espressione e impressione attraverso la fusione delle arti e la distruzione della sintassi e del linguaggio. I temi ricorrenti dei poeti futuristi sono: − fiducia nel progresso; − esaltazione delle macchine e della velocità: − destrutturazione della forma poetica.
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