IL ROMANZO OTTOCENTESCO |
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Nell'ottocento il romanzo raggiunge un consolidamento sul piano narrativo e una dignità letteraria che lo affiancano ai generi alti della tradizione come l'epica e la tragedia.
Il romanzo specchio della società industriale Il romanzo, nell'età borghese, diventa, insieme alla novella, al racconto e al bozzetto, il modo più consueto di far letteratura, gradito da tutti gli strati sociali e con toni assai diversi. Il filosofo G.W.F. Hegel (1770-1831) per primo definisce il romanzo «la moderna epopea borghese»; si può infatti considerare il romanzo, e la narrativa in generale, come il genere più adatto ad esprimere gli affetti, i problemi, le condizioni sociali e politiche di una società in continua evoluzione, orientata a strutturarsi sulle nuove conquiste politiche ed economiche legate all'industrializzazione.
L'influenza del Romanticismo Sul finire del Settecento si impone un rinnovamento culturale e spirituale, il Romanticismo, che, nato in Germania, viene subito accolto in Inghilterra e, più lentamente, penetra nei paesi latini, come la Francia e l’Italia. Anche se il Romanticismo fu un movimento culturale complesso e assunse caratteristiche diverse a seconda delle condizioni culturali, politiche e sociali dei paesi in cui si diffuse, si può tentare una sintesi delle novità che introdusse nel campo del pensiero e della poetica. Nel campo del pensiero sono messi in primo piano: − il mondo interiore dei sentimenti, delle passioni, della fantasia dell'individuo (spiritualismo), contro il culto della ragione stabilito dall'Illuminismo; − la religiosità, contro l'ateismo e il deismo illuminista; − la storia e la sua funzione educativa (storicismo); − il valore della libertà, sia dell'individuo che delle nazioni. Nel campo letterario si affermano il principio secondo il quale l'arte deve essere vera e spontanea, svincolata da regole e modelli rigidi, e il principio della mescolanza dei generi letterari. Da questo concetto deriva che anche il romanzo deve "mescolare" i generi, accogliendo così stili e contenuti propri dell'epica, della lirica, della tragedia o della commedia.
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