IL SISTEMA DELLE RIME NELLA POESIA ITASLIANA

La rima è la presenza di suoni uguali, ma solo a partire dall'accento tonico, in due parole poste a fine di verso. Pertanto, due parole come mangi-àre e pens-àre fanno rima, mentre due parole come ved-ére e presùm-ere non fanno rima

La funzione della rima in un testo poetico è duplice:

funzione ritmica: contribuisce a costruire il ritmo del testo in quanto istituisce raccordi fonici tra le parole e organizza il discorso in unità ritmiche;

funzione semantica: collega tra loro delle parole che hanno sia un legame fonetico (di suono) sia un legame semantico (di significato).

I principali schemi di rima del sistema poetico italiano sono i seguenti:

rima baciata | rima alternata | rima incrociata | rima incatenata | rima invertita | rima interna | rima equivoca | rima ipermetra

Attenzione a non confondere la rima con l'assonanza e la consonanza.

 

Rima baciata

Si verifica quando due versi consecutivi rimano tra loro.

Schema: AA, BB, CC, ecc.

O cavallina, cavallina storna
che portavi colui che non ritorna
(G. Pascoli, La cavallina storna)

 

Rima alternata

Unisce i versi dispari e i versi pari (il primo con in terzo, il secondo con il quarto, ecc.).

Schema: ABAB

Forse perché della fatal quiete
tu sei l'imago, a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zefiri sereni
(U. Foscolo, Alla sera)

 

Rima incrociata (o chiusa)

Unisce il primo verso con il quarto e il secondo con il terzo.

Schema: ABBA; oppure CDC, DCD

Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond'io nutriva 'l core
in qul mio primo giovenil errore
quand'ero in parte altr'uom da quel ch'i'sono
(F. Petrarca, Voi ch'ascoltate)

 

Rima incatenata (o dantesca)

Tipica della terzina, unisce in una specie di catena i vari versi.

Schema: ABA, BCB, CDC, ecc.

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinnova la paura!
 
Tant'è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch'io vi trovai,
dirò dell'altre cose ch'io v'ho scorte
(Dante, Inferno I, 1-9)

 

Rima invertita (o a specchio)

Le rime si succedono a tre a tre, in ordine inverso.

Schema: ABC-CBA; oppure ABC-ACB

cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bella di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse 
il fato illacrimata sepoltura.
(U. Foscolo, A Zacinto)

 

Rima interna e rima al mezzo

Si ha quando si fa rimare la parola finale di un verso con una parola a metà del verso successivo o comunque interna.

soccorri alla mia guerra
ben ch'i' sia terra e tu del ciel regina:
volgi al mio dubbio stato
che sconsigliato a te ven per consiglio.
(F. Petrarca, Canzoniere CCCLXVI)

 

Rima equivoca

E' una rima che si ottiene facendo rimare due parole identiche, ma di significato diverso.

Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui per passare,
più lieve legno conven che ti porti.
(Dante, Inferno III,91-93)

 

Rima ipermetra

Si ha quando una parola piana rima con una sdrucciola e la sillaba in più viene contata nel verso successivo o elisa.

E' quella infinita tempesta
finita in un rivo canoro.
Dei fulmini fragili resta-no
cirri di porpora d'oro.
(G. Pascoli, La mia sera)
 

Assonanza e consonanza

L'assonanza è la ripetizione, a partire dall'accento tonico, di vocali identiche.

La consonanza è la ripetizione, a partire dall'accento tonico, di consonanti identiche.

 
Come giri di ruote della pompa.
un giro: un salir d'acqua che rimbomba.
(E. Montale, Casa sul mare)
 
...traversando l'alte
nebulose; hai le penne lacerate
dai cicloni, ti desti a soprassalti.
(E. Montale, Ti libero la fronte dai ghiaccioli)