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5. IL TESTO LETTERARIO: DEFINIZIONE E CARATTERI

 

Anche se è difficile dare una definizione univoca del testo letterario, si possono però individuare almeno tre caratteristiche fondamentali:

 

a. Particolarità della situazione comunicativa attivata dal testo letterario

Gli elementi presenti in una situazione comunicativa, descritti da Jakobson, si definiscono nella comunicazione letteraria secondo il seguente schema:

 

SITUAZIONE COMUNICATIVA

COMUNICAZIONE LETTERARIA

Emittente

L’autore del testo

Destinatario

Il lettore

Messaggio

Non sempre il messaggio che l’autore voleva inviare al lettore arriva realmente a quest’ultimo, e ciò per i motivi più diversi (codice poco chiaro al lettore, contesto sconosciuto, ecc.)

Codice

Se leggiamo un’opera scritta molti anni fa, probabilmente troveremo delle parole di cui non conosciamo il significato, in questo caso dobbiamo, prima di proseguire nella lettura, capire cosa significano i diversi vocaboli usati.

Anche nelle opere scritte negli ultimi anni possiamo trovare dei vocaboli di cui non conosciamo il significato o trovare delle frasi la cui struttura rende difficile la comprensione del significato.

Contesto

L’opera che leggiamo è stata scritta in contesti situazionali, linguistico-letterari, storico-culturali che possono essere a noi poco noti: per una piena comprensione del testo è necessario aver presente questi particolari contesti.

 

Osservando lo schema possiamo fare le seguenti riflessioni:

§  Nella comunicazione letteraria il lettore-destinatario non può interpellare l’autore-emittente per chiedere spiegazioni in merito al senso del messaggio: può solo interrogare il testo.

§  Il codice lingua usato dall’autore può, in alcuni casi, essere poco chiaro al lettore e questo può provocare difficoltà nella comprensione (si pensi al “volgare” usato da Dante).

§  Il contesto in cui l’opera è stata prodotta è quasi sempre diverso dal contesto di riferimento del lettore: ciò può ostacolare la comprensione. Ad esempio, quando Dante riferisce di un cenno di saluto fattogli dalla sua donna, egli (e i suoi contemporanei) attribuisce a quel gesto un significato diverso da quello che gli attribuiamo noi oggi.

 

b. Un qualsiasi autore nel costruire la propria opera letteraria pone un’attenzione particolare all’uso della lingua, cercando di ottenere il miglior risultato

Nell’avvicinarci ad un testo letterario dobbiamo sempre ricordare che l’autore ha posto una particolare attenzione alla costruzione formale del testo: egli più che al contenuto del messaggio è interessato alle modalità con cui il messaggio viene espresso. Noi continuiamo a leggere l’Inferno di Dante non tanto perché ci illustra le pene dell’oltretomba, ma perché lo fa in modo piacevole ed esteticamente raffinato.

 

c. Il testo letterario non è interessato alla descrizione del mondo reale, anzi possiamo dire che esso attrae e affascina proprio per la capacità di costruire “universi simulati” o “virtuali”.

Quando guardiamo un film non pensiamo minimamente al fatto che in realtà quello che vediamo non è accaduto realmente, che davanti a noi ci sono solo degli attori che stanno recitando una storia quasi sempre inventata. Ebbene come per i film così per i testi letterari, la finalità che si pone l’autore non è descrivere la realtà che lo circonda in modo oggettivo, ma suscitare emozioni nel lettore, la sua abilità si esplica nel creare con le parole universi possibili.

 

Come accostarsi correttamente ad un testo letterario

Siccome quasi mai il contesto dell’autore coincide con il contesto del lettore, è necessario, se si vuole realizzare una lettura efficace, compiere le seguenti operazioni:

 

a. Collocare il testo nella situazione comunicativa in cui è nato (contesto situazionale)

Per comprendere la situazione comunicativa in cui il testo è stato generato bisogna:

§  definire la figura storico-culturale dell’emittente (biografia, ideologia, poetica);

§  individuare i destinatari dell’opera, le loro aspettative potrebbero aver condizionato le scelte dell’autore;

§  se possibile, rintracciare l’occasione della composizione dell’opera e un eventuale committente;

§  cercare di individuare la funzione o le funzioni che l’emittente, eventualmente, assegna alla sua opera (referenziale, emotiva, poetica, conativa).

 

b. Collocare il testo nella tradizione letteraria (contesto linguistico-letterario: intertestualità)

In questo ambito è opportuno rapportare convenzioni, codici, temi adoperati dall’autore a quelli della sua epoca e delle epoche precedenti, per individuarne relazioni, affinità, differenze. Ciò al fine di ricostruire la posizione dell’opera all’interno della tradizione linguistica, ma anche all’interno di eventuali codici culturali, ideologici e comportamentali.

 

c. Collocare il testo nel contesto storico-culturale (extratestualità)

L’opera deve essere collocata nel proprio contesto culturale (concezione filosofiche, politiche, religiose di un’epoca) e storico-sociali (avvenimenti storici, struttura della società, ecc.).

 

d. Smontare il testo (intratestualità)

Smontare” il testo secondo precise tecniche di analisi (intratestualità).

 

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