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Michael Martin

Speaker della Camera dei Comuni

 

Un messaggio dello Speaker

I visitatori dell'Aula (Chamber) della Camera dei Comuni spesso osservano che è molto più piccola di quello che si aspettavano. In effetti, i posti a sedere (comprese le tribune laterali) sono solo 437 per 646 Deputati, ragione per cui vi potrà capitare di vedere dei Deputati in piedi attorno al seggio dello Speaker durante i dibattiti e le dichiarazioni principali. Tuttavia, ritengo che le dimensioni dell'aula e la disposizione dei banchi gli uni di fronte agli altri contribuiscano a dar forma alla natura speciale del dibattito che vi si svolge, che è vivace e vigoroso, ma anche intimo e a volte assume addirittura toni di conversazione. È veramente un foro per discussioni dove ogni Deputato è libero di esprimere le sue idee su ogni argomento e dove opposti punti di vista possono essere esposti in maniera franca e appassionata. Noi apprezziamo la natura vigorosa del dibattito nella Camera dei Comuni che riflette e ci ricorda i principi democratici della nostra nazione.

Molto lavoro ha luogo nel Committee, fuori dall'Aula, e i deputati sono inoltre molto impegnati a trattare problemi sollevati dai loro elettori. È possibile perciò che in certi momenti della giornata non vi siano nell'Aula tanti Deputati quanti ve ne aspettereste.

Il sistema parlamentare del Regno Unito, cioè la Camera dei Comuni assieme alla Camera dei Lord e al Sovrano, si è evoluto nel corso degli ultimi 700 anni. Da oltre 9 secoli esiste un palazzo reale a Westminster, e l'edificio occupato oggi dal Parlamento, il Palazzo di Westminster è ancora designato come palazzo reale. L'edificio attuale venne costruito dopo che un catastrofico incendio distrusse la maggior parte degli edifici antichi nel 1834. Progettato da Charles Barry, con l'aiuto di Augustus Welby Northmore Pugin, l'attuale Palazzo di Westminster è veramente un magnifico edificio e la sua forma caratteristica è nota in tutto il mondo. L'Aula della Camera dei Comuni venne ricostruita tra il 1945 e il 1950, in seguito alla distruzione durante la seconda guerra mondiale.

     
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