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4. Lo spazio

 

 

La geografia e, più in generale, lo studio del territorio sono fondamentali per la com­prensione della storia. Gli eventi umani, infatti, avvengono sempre in uno spazio fisico che li influenza in modo più o meno determinante: si pensi a che cosa sa­rebbe l'Egitto senza il Nilo o la Mesopotamia senza il Tigri e l'Eufra­te. Potremmo dire che la storia umana nasce proprio dalle sfide che l'ambiente pone agli esseri umani e dalle ri­sposte che essi hanno saputo dare, talora mo­dificandolo.

Per comprendere la storia è perciò molto uti­le l'immaginazione geografica, la capacità di rappresentarsi mentalmente il paesaggio e la conformazione fisica di un territorio, come scenario nel quale si svolgono i fatti storici. Per riuscirci è fondamentale ricorrere alle carte geografiche.

 

Le carte geografiche

Le carte geografiche sono una rappresen­tazione grafica della superficie terrestre; possono essere di tre tipi: fisiche, politiche e tematiche.

Le carte fisiche rappresentano graficamente la conformazione della superficie terrestre: mari, laghi, fiumi, catene montuose, pianure, deserti, foreste. Le carte fisiche possono essere utili allo storico per spiegare le caratteristiche e i cambiamenti geografici che hanno influito sulla storia umana. Per esempio il paesaggio che si presentava alle legioni di Cesare nel­l'Europa centrale, lungo il corso del Reno, era molto diverso da quello attuale: là dove oggi si susseguono città industriali, si stendeva allora un'immensa e insidiosa foresta. An­cora, la presenza delle Alpi in tutta la parte settentrionale della penisola italiana costituì per millenni una barriera naturale alla pene­trazione di altri popoli, tanto che le vittorie militari di Annibale durante la seconda guerra punica furono possibili per il geniale azzardo di attraversare le Alpi e cogliere così i Ro­mani di sorpresa, proprio là dove si sentivano al sicuro protetti dal baluardo della grande catena montuosa.

Le carte politiche rappresentano la distribu­zione delle varie entità politico-territoriali sulla superficie terrestre. Esse sono indispensa­bili allo storico per esaminare i cambiamenti avvenuti nei secoli nell'estensione dei domini territoriali in seguito a guerre, invasioni, accor­di politico-militari, vicende dinastiche. Si pen­si, per esempio, alla città di Roma: nell'arco di circa 600 anni, da pic­cola entità territoriale limitata a una porzione del Lazio, essa divenne un immenso impero, esteso all'intero bacino del Mediterraneo e oltre. Si noti, inoltre, come i nomi dei diversi territo­ri siano differenti da quelli odierni: la Dacia romana, per esempio, corrisponde all'incirca all'attuale Romania.

Le carte tematiche rappresentano nello spazio, sotto forma di segni e simboli, un particolare fenomeno o aspetto dell'attività umana, per esempio la distribuzione geografica delle lingue, delle risorse minerarie e agricole, delle strade, delle religioni. Le carte tematiche sono usate dagli storici perché consentono di osservare fenomeni complessi con chiarezza sintetica. Scoprire, per esempio, che gran parte dell'oro e del grano affluiva a Roma rispettivamente dalla Dacia e dall'Egitto ci fa capire perché l'imperatore Traiano abbia profuso tanto im­pegno nel conquistare la regione danubiana e perché l'Egitto sia stato posto, da Augusto in poi, sotto il dominio diretto dell'imperatore: chi aveva il controllo del grano aveva in pugno la chiave per tenere a bada la plebe di Roma con donativi e per rifornire l'esercito.

 
 

 
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