Ritmo bellunese (1193)

 
     
 

Il Ritmo bellunese, quattro versi, tramandati in copia del Cinquecento, di un testo latino che tratta della vittoria di Belluno e Feltre contro Treviso.

 
 
 

Anno Domini nostri Iesu Christi millesimo centesimo nonagesimo tertio, Indictione XI, VIIII intrante mense aprilis. Prudentissimi milites et pedites Bellunenses et Feltrenses Castrum Mirabelli maxima vi occupeverunt: Illud vero infra octo dies combuxerunt atque in omnibus edificiis ipsum destruxerunt. Item eodem mense clausas Queri ceperunt et destruxerunt et sexaginta sex inter milites et pedites atque arceatores secum in vinclis duxerunt et predam volentem duo millia librarum habuerunt, alios interfecerunt et alios vero graviter vulnerarunt. Item eo anno castrum Landredi ceperunt; ibi vero homines interfecerunt et XXVI inter milites et pedites atque arceatores secum in vinculis duxerunt, et totum castrum conbuxerunt et funditus destruxerunt.

De Castel d’Ard havi      li nostri bona part:
i lo zetta tutto      intro lo flumo d’Ard:
e sex cavaler       de Tarvis li plui fer
con sé duse       li nostri cavaler.

Praeterea domum Bance vi occupaverunt et eam destruxerunt et XVIII latrones inde secum duxerunt. Postea anno 1196, indictione VIII, die VI exeunte mense iunii, dicti milites Bellunenses et Feltrenses ad castrum Giumellarum iverunt: illud autem magna vi in XVII die ceperunt et e conbuxerunt, atque cum omnibus edificiis destruxerunt et cum maxima letitia domibus redierunt. Et hoc totum factum fuit fere sub nobilissimo et prudentissimo d. Gerardo Bellunensi episcopo, anima cuius sit locata in Paradiso. Amen.

 

Nell'anno di Nostro Signore Gesù Cristo 1193, nono anno dell'indizione, nono giorno del mese di aprile. I valorosi soldati Bellunesi e Feltrini occuparono con grande forza la fortezza di Mirabello: per otto giorni lo incendiarono e distrussero tutti i suoi edifici. Ugualmente nello stesso mese conquistarono e distrussero i luoghi fortificati di Quero e portarono con sé 66 prigionieri tra soldati, fanti e arcieri e presero una preda ricca di 2000 libbre; altri li uccisero ed altri li ferirono gravemente. Ugualmente nello stesso anno conquistarono il castello di Lampredo; vi uccisero gli uomini e portarono con sé 26 prigionieri tra soldati, fanti e arcieri, e tutto il castello incendiarono e distrussero dalle fondamenta.

Di Castel d’Ardo ebbero i nostri buon partito:
essi gettarono tutto      entro il fiume d’Ardo:
E sei cavalieri        di Treviso, i più fieri,
con loro condussero       i nostri cavalieri.

Inoltre occuparono con la forza la casa di Bance e la distrussero e di lì portarono con sé 18 ladroni. Successivamente, nell'anno 1196, nell'ottavo anno dell'indizione, nel sesto giorno prima della fine del mese di giugno, i suddetti soldati bellunesi e feltrini si recarono presso la piazzaforte di Giumelle: lo conquistarono con grade violenza in 17 giorni e lo incendiarono e distrussero con tutti isuoi edifici e tornarono a casa con grande letizia. E quasi tutto questo fu fatto sotto il nobilissimo e valoroso signor gerardo vescovo bellunese, la cui anima sia posta in Paradiso. Amen.