I Greci e la scrittura |
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1. Le origini della scrittura greca |
Versione greca dell'Almagesto di
Tolomeo |
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Gli Elleni, provenendo da Nord, si sono installati nel Sud della penisola balcanica, nelle isole e sulla costa del mare Egeo, all'inizio del I millennio a.C., imponendo poco a poco la loro lingua indoeuropea. Essi ripresero dai Fenici la loro scrittura. Sembra che, fin dalla costituzione della loro scrittura, i Greci abbiamo moltiplicato le iscrizioni su pietra: si tratta di una civiltà che si edifica e si struttura, le sue città hanno bisogno di affiggere i loro decreti. I documenti di quest'epoca redatti su supporti deperibili non ci sono giunti, ma si sa che i Greci utilizzavano l'inchiostro su delle conchiglie o su dei vasi, su cui scrivevano con l'ausilio di uno stilo su tavolette rivestite di un fine strato di cera. Per lungo tempo, la diffusione delle opere letterarie è avvenuta oralmente, tramite narratori e numerose rappresentazioni teatrali. Lo scritto - si pensa - comincia ad accompagnare questa tradizione orale verso il V secolo a.C., svolgendo un ruolo fondamentale al momento dell'elaborazione di un pensiero filosofico e di un ragionamento scientifico. L'adattamento dell'alfabeto fenicio all'uso greco è proceduto a tentoni e ha richiesto quasi 500 anni per sfociare nell'alfabeto greco così come noi lo conosciamo oggi. |
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2. L'invenzione delle vocali: nascita e sviluppo dell'alfabeto greco | |||||
Il progresso intellettuale della scrittura fenicia in rapporto ai sistemi cuneiforme e geroglifico consiste nel fatto che si tratta di una scrittura integralmente fonetica; essa non utilizza più - come facevano le scritture precedenti per rimediare alle ambiguità della loro grafia - dei complementi di senso o degli indicatori grammaticali. Ogni segno rappresenta una consonante precisa e una sola. La seconda tappa, per giungere ad un sistema che indica tutti i suoni della lingua, viene percorsa dai Greci, i quali inventano le vocali. Se le vocali non esistono nella scrittura fenicia, è forse perché la loro rappresentazione non è necessaria alla comprensione del testo. Le radici semitiche sono generalmente composte da tre consonanti e le consonanti stesse sono molto numerose - cosa che offre molte possibilità di combinazioni diverse. Non ci sono quasi omofoni e quindi pochi rischi di errori nella lettura. nella lingua greca, come in tutte le lingue indoeuropee, il ruolo delle vocali è essenziale. I Greci hanno conservate le consonanti fenicie che potevano corrispondere alla loro lingua e, per trascrivere la prima delle loro vocali alpha, ripresero dal fenicio una consonante che restava inutilizzata conferendole un altro valore fonetico. Cos' nacquero:
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