b. Leopardi e
Schopenhauer: dolore, piacere, noia.
Colte già da Francesco
De Sanctis (cfr. il dialogo Leopardi
e Schopenhauer del 1858), le
affinità tra Leopardi e Schopenhauer (1788-1860), più che
l'orizzonte teoretico, riguardano la consonanza tra alcuni temi,
quali la felicità, il piacere e il dolore, la vanitas, il
sapere della morte, la noia, il nulla (vedi
qui).
c. Leopardi e la
Bibbia (vedi
qui): echi di Qohelet.
Lettore appassionato
della Bibbia e amante della lingua ebraica, Leopardi individua nel
filone sapienziale (Giobbe e Qohelet in modo
particolare) delle sorprendenti consonanze con il suo pensiero. E'
soprattutto il libro di Qohelet a fornirgli gli spunti
più interessanti (cfr.
Leopardi
e Qohelet).
2. LA POESIA DI
LEOPARDI
a.
La riflessione poetica
Prima
di analizzare il percorso poetico di Leopardi, è opportuno
chiarire la sua posizione nei confronti del
Romanticismo.
b.
Le fasi della poesia
Per le
varie fasi della poesia leopardiana si rimanda al libro di testo
da integrare con le considerazioni
di N.
Bonifazi.
Il percorso
filosofico e poetico di Leopardi è riassunto in
questo
schema. |